Bonus baby sitter 2021, come funziona e a chi spetta

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Bonus baby sitter 2021: previsto un nuovo voucher di importo fino a 100 euro a settimana destinato ad alcune categorie di lavoratori per i periodi in i cui figli si trovano a svolgere attività di didattica a distanza o sono in quarantena.

 

È il Decreto Legge numero 30, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 12 marzo 2021, ad introdurre la misura intervenendo nuovamente con una serie di aiuti a supporto dei genitori lavoratori, quali i nuovi congedi parentali e, appunto, i bonus baby sitter.

Le misure sarebbero dovute arrivare con il Decreto Sostegno. Il testo, ad oggi, non ha ancora visto la luce per questo, viste le nuove restrizioni, è stato necessario un intervento anticipato.

Ecco, quindi, che viene riconosciuto ai lavoratori autonomi, agli operatori sanitari, ai medici e alle forze dell’ordine, uno o più buoni per l’acquisto di servizi di baby sitting nel limite massimo complessivo 100 euro settimanali.

Ma andiamo a vedere a chi spetta esattamente il bonus baby sitter 2021 e come funziona.

Bonus baby sitter 2021, novità per autonomi e sanitari: come funziona e a chi spetta

In occasione del Consiglio dei Ministri del 12 marzo 2021, su proposta del Presidente Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, è stato approvato il Decreto Legge che introduce misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del Covid applicabili tra il 15 marzo e il 6 aprile 2021.

Consiglio dei Ministri – schema di decreto del 12 marzo 2021
Scarica il decreto del consiglio dei ministri su misure restrittive anti-contagio da Covid-19

Contestualmente, proprio perché tali provvedimenti restrittivi sarebbero rimasti altrimenti sprovvisti di adeguate contromisure, lo stesso Decreto ha anticipato l’introduzione di alcuni strumenti che sarebbero dovuti arrivare con il Decreto Sostegno, ancora in fase di elaborazione.

Da una parte, viene esteso il congedo parentale straordinario anche per il 2021, dall’altra viene introdotto un nuovo bonus baby sitter destinato a determinate categorie di lavoratori i cui figli, minori di 14 anni, si trovano a svolgere le lezioni da casa per la sospensione dell’attività scolastica in presenza.

L’articolo 2comma 6, del Decreto destina il bonus baby sitter ai seguenti soggetti:

  • Lavoratori iscritti alla gestione separata INPS;
  • lavoratori autonomi;
  • personale del comparto sicurezzadifesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19;
  • i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle seguenti categorie:
    • medici;
    • infermieri;
    • tecnici di laboratorio biomedico;
    • tecnici di radiologia medica;
    • operatori sociosanitari.

Costoro hanno a disposizione un voucher da spendere in servizi di baby sitting per i figli conviventi per i periodi corrispondenti in tutto o in parte ai seguenti intervalli temporali:

  • durata della sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio;
  • durata dell’infezione da SARS Covid-19 del figlio;
  • durata della quarantena del figlio disposta dal dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente a seguito di contatto ovunque avvenuto.

Si specifica che per i lavoratori autonomi non iscritti all’NPS, il bonus è riconosciuto subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari.

Come richiedere il bonus baby sitter 2021

Il Governo ha stanziato a sostegno delle famiglie in difficoltà a causa della reintroduzione della didattica a distanza, un budget di 282,8 milioni di Euro per l’anno 2021.

Queste risorse vanno quindi a finanziare congedi e bonus baby sitter che vengono erogati mediante il libretto famiglia e che possono essere usati non solo per retribuire una persona che si prenda cura dei figli, ma anche nei seguenti casi:

  • Per i centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia;
  • per i servizi socio-educativi territoriali;
  • per i centri con funzione educativa e ricreativa;
  • per i servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Il riconoscimento del bonus per servizi integrativi per l’infanzia è incompatibile con la fruizione del bonus asilo nido e può essere fruito solo se l’altro genitore non accede ad altre tutele o al congedo Covid.

Sarà l’INPS a stabilire le modalità operative per accedere al bonus baby sitter e le comunicherà, come di consueto, con apposita circolare.

Qualora emergerà che è stato raggiunto il limite massimo di spesa, l’INPS non potrà più prendere in considerazione ulteriori domande.

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