Cosa vedere a Reggio Calabria

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    Cosa vedere a Reggio Calabria
Reggio Calabria e la sua provincia sono spesso considerate solo mete di passaggio per qualche giorno nello splendido mare calabrese o come punto di partenza e ritorno dalla Sicilia. Qualche giorno a Reggio di Calabria, invece, permette di scoprire alcune meraviglie conservate in questo estremo lembo di Italia, quasi sulla punta della penisola che poi si tuffa nel mare. Certo, si parte dai Bronzi di Riace e dagli altri tesori conservati nel Museo Archeologico Nazionale, ma non bisognerebbe dimenticare un altro piccolo museo, “nascosto” nel Teatro Cilea: qui vi aspettano le tavolette di Antonello da Messina e i dipinti di Renato Guttuso.
La bellezza delle città del sud sta anche nella possibilità di godere del clima mite e del paesaggio in ogni periodo dell’anno. Reggio Calabria non fa eccezione, quindi non perdetevi il Lungomare con Villa Genoese Zerbi e le statue di Rabarama. Poi ci sono il Duomo, il Castello e le vie dello shopping: si mangia bene e i prezzi sono accessibili, quindi non perdete l’occasione di visitare Reggio e i suoi splendidi dintorni. In questa pagina vi consigliamo le 10 cose da fare e vedere assolutamente a Reggio Calabria durante un week end o una vacanza.

Il Museo Archeologico Nazionale e i Bronzi di Riace

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Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è in Italia e nel mondo uno dei musei più rappresentativi della Magna Grecia in Calabria. Oggi si estende su 11.000 mq e in un percorso logico e temporale illustra tutta la storia​ di questo​ Paese dal Neolitico al periodo Romano. Il Museo nacque nel 1954 e per raccogliere le collezioni civiche e statali degli scavi condotti dall’archeologo trentino Paolo Orsi e dalla Soprintendenza della Regione Calabria. Nel 2009 il museo è stato riqualificato e oggi conta 200 vetrine e quattro livelli.

Il Museo Archeologico Nazionale e i Bronzi di Riace
Il Museo Archeologico Nazionale e i Bronzi di Riace

Questo museo è famoso per i Bronzi ritrovati nel 1972, nei fondali marini di Riace (da cui i Bronzi di Riace). È impossibile parlare del museo archeologico senza citare i Bronzi, ma in realtà queste sale custodiscono reperti che vanno dalla preistoria fino al periodo Romano, tra cui esemplari davvero unici come due scheletri di Homo Erectus e una serie di strumenti di vita quotidiana del neolitico come contenitori per il trucco, con ancora i resti di ombretti e cipria usati dalle donne 4000 anni fa​. Il primo livello, al secondo piano, documenta la preistoria e la protostoria in Calabria: dai resti dell’uomo di Neanderthal fino all’età del bronzo, un affascinante viaggio nella vita di questi popoli, con oggetti, suppellettili, vasi, gioielli. Il livello B del primo piano documenta le città e i santuari della Magna Grecia: da non perdere una stele con incisioni del VI secolo a.C. Il livello C analizza le necropoli e la vita quotidiana della Magna Grecia, con i reperti del teatro ellenistico di Locri e una delle più vaste collezioni di specchi di bronzo, corredo funerario delle donne del VI secolo a.C.

Al livello D sono collocati i Bronzi di Riace, in un ambiente in cui l’accesso è regolamentato e si può sostare al massimo 20 minuti. L’ultimo piano, seminterrato, ospita esposizioni temporanee e il lapidario.

I due bronzi, alti 1,97 e 1,98, sono in questo museo dal 1981. I Bronzi di Riace sono stati restaurati varie volte: prima a Firenze, dove grazie alla rimozione della terra di fusione sono passati da 400 kg a 160, poi nel 2009 e nel 2013. Queste due meravigliose sculture di bronzo rappresentano secondo le ultime ipotesi rispettivamente un guerriero e un re. Il guerriero è alto 198 cm e originariamente, come il re, aveva l’elmo e lo scudo, oltre alla lancia che si indovina dalla posizione abbassata del braccio destro.

La statua B ha fatto pensare ad un re perché sulla testa ha la tenia, una fascia usata per le acconciature regali. Dato che si assomigliano molto, e che sono stati ritrovati insieme, si presume che siano stati realizzati dallo stesso artista, indicativamente nel V secolo a.C. ad Argo, in Grecia.

I dettagli anatomici sono accurati, e i dettagli sorprendenti: gli occhi sono di calcite bianca, con le iridi in pasta di vetro e il condotto lacrimale di pietra rosa. I capezzoli, le ciglia e le labbra sono di rame e il re ha i denti d’argento. ​

Insieme ai bronzi, la sala ospita oggi anche il cosiddetto Relitto di Porticello, dove, nello stretto di Messina, nel 1969 sono stati trovati i resti di una nave affondata intorno al V secolo a.C. Tra i tesori di questo relitto oggi si possono ammirare due teste barbute.

Orari di apertura e costo del biglietto del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria

Indirizzo: Piazza De Nava, 26 89100 Reggio di Calabria
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 20
Costo del biglietto: €8 intero, €5 dai 18 ai 25 anni, gratis fino a 18 anni e ogni prima domenica del mese. Ogni mercoledì il biglietto intero costa 6€ e il ridotto 4.
La visita alla sala dei bronzi è consentita a 20 persone alla volta, e si può sostare al massimo 20 minuti.

Museo MArRC

Il Lungomare di Reggio Calabria

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Il lungomare Falcomatà è una delle passeggiate sul mare più belle d’Italia. È un tratto lungo quasi 2 km che si snoda da piazza Indipendenza a Piazza Garibaldi, attraversando sul mare tutto il centro storico della città, tra il porto e il fortino a mare.

Il Lungomare di Reggio Calabria
Il Lungomare di Reggio Calabria

È adornato da palazzi in stile liberty (Villa Genoese Zerbi, Palazzo Spinelli e Palazzo Zani), monumenti e una grande varietà di alberi tra cui specie tropicali e subtropicali centenarie. Tutta la zona del lungomare è stata riqualificata nel 1994, e oggi offre uno degli spazi europei pubblici più ampi e una perfetta armonia tra le zone vecchie e le nuove. La zona del lungomare comprende via Marina alta, una striscia botanica, via Marina bassa, una passeggiata con affaccio e una direttamente sul mare, contornata da due grandi scalinate. Si possono ammirare i tesori archeologici dell’epoca greco romana di Reggio Calabria, un impianto termale romano, una fontana commemorativa e un teatro all’aperto in stile greco che oggi ospita eventi e spettacoli. Dal 2007 qui hanno trovato posto anche tre gigantesche sculture umanoidi dell’artista romana Rabarama. Il lungomare di Reggio Calabria è noto anche per il miraggio della Fata Morgana. Da questo punto, infatti, la Sicilia, riflessa nel mare, sembra così vicina da potersi toccare. È un effetto ottico che rende questo tratto della città ancora più magico.

Villa Genoese Zerbi e le statue di Rabarama

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Villa Genoese Zerbi è uno degli edifici storici affacciati sul lungomare Falcomatà e, anche se oggi è chiusa al pubblico, merita una sosta per il suo stile neogotico veneziano. Unico nel Sud Italia, l’edificio è stato modificato integralmente dagli ingegneri Zerbi, Pertini e Merzanis, dopo il terremoto del 1908.

Villa Genoese Zerbi e le statue di Rabarama
Villa Genoese Zerbi e le statue di Rabarama

Le sue facciate in mattone rosso si rifanno alle ca’ veneziane e sono decorate completamente da archi in stile gotico, colonne, stipiti e balaustre. Fino al 2007 Villa Genoese Zerbi è stata la sede espositiva della Biennale di Venezia nel mezzogiorno, e ha ospitato le tre statue di Rabarama che oggi si trovano all’esterno. Nell’ottobre del 2007, infatti, la villa ha ospitato la mostra antologica di Rabarama, con oltre 70 opere, tra cui le tre gigantesche sculture poi acquistate dal comune di Reggio Calabria, e che oggi fanno parte del decoro permanente del lungomare. Le tre sculture di Rabarama, la scultrice romana Paola Epifani, oggi dominano il lungomare di Reggio e raffigurano tre creature ibride. La prima, Trans-lettera, è un’enorme figura col capo chino, di bronzo dipinta di bianco e nero; c’è poi Labirintite, semisdraiata, in bronzo dipinto di bianco e verde, e Costell-azione, accovacciata, in alluminio dipinto di bianco e bordeaux. Queste gigantesche figure umanoidi sono decorate completamente da simboli geometrici, lettere e altre forme che simboleggiano le infinite combinazioni e le varietà possibili dell’essere umano.

Il Castello Aragonese

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Il Castello Aragonese di Reggio Calabria, insieme ai Bronzi di Riace e al museo archeologico nazionale, è uno dei simboli della città. Oggi è conosciuto come Castello Aragonese, ma le fonti lo datano addirittura al 549 d.C. e si presume sia stato realizzato dai Bizantini.

Il Castello Aragonese
Il Castello Aragonese

Sono stati poi i Normanni, dal 1059 in poi a farne la propria residenza. Questo castello poi è diventato Angioino e infine, soltanto nel 1458, Ferdinando d’Aragona ne ordinò la fortificazione. Nel corso dei secoli questo castello è stato prigione, caserma, e anche rifugio, quando nel 1540 i reggini vi si nascosero per sfuggire alle invasioni turche. A causa del terremoto del 1908 il castello è stato demolito in gran parte, e oggi rimangono in piedi le due torri aragonesi, sulla piazza. Si possono visitare sia gli interni, che ospitano eventi culturali e mostre, che gli esterni con una bella terrazza panoramica.

Orari di apertura e costo del biglietto del castello aragonese

Indirizzo: Piazza Castello, Reggio Calabria
Orari di apertura: da martedì a domenica, 8,30-13 e 14.30 – 18. Dal 15 giugno al 15 settembre è aperto dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19.
Biglietto: 2€ intero, 1€ residenti.

Il Duomo di Reggio Calabria

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La cattedrale di Reggio Calabria è l’edificio sacro più grande di tutta la regione, e svetta sulla piazza del Duomo.  Ricostruita completamente dopo il terremoto del 1908, ospita tanti tesori, tra cui la Cappella del Santissimo Sacramento, monumento nazionale, e il museo diocesano. Le sue origini risalgono al periodo normanno, quando fu decisa la costruzione di una nuova cattedrale sotto il Papa di Roma, in contrapposizione all’antica cattedrale lasciata alla popolazione di origine greca. La storia della cattedrale è costellata di incendi, rimaneggiamenti e restauri nel corso dei secoli.

Il Duomo di Reggio Calabria
Il Duomo di Reggio Calabria

La cattedrale che si ammira oggi è stata inaugurata nel 1928, è stile neo romanico ed è un imponente edificio lungo 94 metri, con tre navate e gli interni illuminati da grandi vetrate policrome. Tra le opere da non perdere merita una visita il pergamo (pulpito), in marmo, il crocifisso di legno del XVIII secolo, e il battistero di bronzo argentato. ​ la fonte battesimale del 1818 è stata realizzata dall’argentiere Napoletano Francesco Auria con scene a sbalzo. Il pergamo è del 1902 e svetta su di una colonna di marmo, con alla base un serpente di pietra rosa.  Alla destra del presbiterio si può visitare la Cappella di San Paolo. La cappella del Santissimo Sacramento è il monumento barocco è più importante di tutta la Arcidiocesi di Reggio, un meraviglioso esempio di barocco della Calabria meridionale. L’interno è decorato con magnifiche tarsie di marmo policromo, e le nicchie alle pareti ospitano le statue di marmo dei quattro evangelisti. L’altare barocco ha quattro grandi colonne di marmo nero con venature gialle.

Il pianterreno del palazzo vescovile accanto alla cattedrale ospita il museo diocesano. All’interno sono custodite molte opere d’arte, tra cui il tesoro delle cattedrali e i reliquiari. Creato nel 1957, oggi ospita tra gli altri tesi un bastone pastorale d’argento e smalto del XV secolo, e oggetti sacri in oro come il calice e la pisside d’oro, donati da Papa Pio XI, e un ostensorio in oro del pittore e scultore della scuola napoletana Francesco Jerace.

Orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 9 alle 13.
Biglietti: intero €3, ridotto €1,50.

Orari di apertura e costo del biglietto del Duomo di Reggio Calabria

Indirizzo: Via Tommaso Campanella 46, 89127 – Reggio Calabria
Orari di apertura: dalle 7 alle 12.15 e dalle 15.30 alle 19 in inverno e dalle 7 alle 12.15 e dalle 16 alle 20 in estate.
Ingresso gratuito

La chiesa degli Ottimati

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La chiesa degli Ottimati si trova nel centro storico di Reggio Calabria, di fronte al castello aragonese. Spicca grazie alla sua cupola rossa, in stile Normanno-Bizantino, ed è l’emblema della dominazione spagnola di Reggio Calabria.

La chiesa degli Ottimati
La chiesa degli Ottimati

La chiesa risale al 955 d.C., ma si ritiene che la cripta fosse lì già dal VI secolo. Quella che si ammira oggi è stata ricostruita nel 1933, e ospita opere importanti come il dipinto della SS. Vergine Annunciata dell’Annunziata del 1597, il quadro con Sant’Ignazio di Loyola e il mosaico più prezioso del mondo, formato da 33 tipi di marmi diversi, e realizzato più di 1.000 anni fa. Nel quadrato centrale il cerchio rappresenta Dio, con gli evangelisti nei quattro cerchi circostanti e gli Apostoli negli altri cerchi. All’entrata della chiesa si possono ammirare quattro Colonne di origine Greco-Romana. ​ Gli Ottimati erano nobili normanni: le famiglie Filocamo, Altavilla, Grigio e Borboni, i cui stemmi sono all’interno della chiesa.

Orari di apertura e costo del biglietto della Chiesa degli Ottimati

Orari di apertura: la chiesa è aperta tutti i giorni dalle 8.15 alle 11 e dalle 17.30 alle 20.15. In luglio e in agosto dalle 8.30 alle 10 e dalle 18.30 alle 21.15.
Ingresso gratuito.

Le tariffe sono comprensive di visita guidata.
Costo del biglietto:
Intero € 8.00
Ridotto (under 15 ed over 65) € 5.00
Comitive (pellegrini e scuole): € 3,00

Il Teatro Cilea e la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria

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Il teatro comunale di Reggio Calabria è intitolato a Francesco Cilea, il musicista originario di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Questo gioiello in stile neoclassico è da poco stato restituito alla città dopo 20 anni di lavori e oggi è il centro artistico e culturale della regione.

Il Teatro Cilea e la Pinacoteca civica di Reggio Calabria
Il Teatro Cilea e la Pinacoteca civica di Reggio Calabria

Con i suoi 1500 posti, è il più grande della Calabria e all’interno la vasta sala a ferro di cavallo riprende gli interni dei teatri dell’800 italiano, con tre ordini di palchi, un loggione e al centro un grande palco reale. Inaugurato nella sua prima versione nel 1931, Cilea era una delle strutture più belle e funzionali d’Italia e nel 1964 ha ospitato il Trovatore di Giuseppe verdi.

Al primo piano, l’edificio ospita la pinacoteca civica, con opere preziose come i dipinti di Renato Guttuso e le tavolette di Antonello da Messina. Vi è poi una sezione dedicata a sculture classiche e busti di marmo e molte opere provenienti dal museo nazionale della Magna Grecia. Tra le sculture merita una citazione la copia del Laocoonte di Bernini, ritrovata presso il vecchio seminario arcivescovile di Reggio Calabria.

Orari di apertura e costo del biglietto del Teatro Cilea

Indirizzo: Corso Giuseppe Garibaldi
Orari
: tutti i giorni tranne domenica e lunedì, 9.30- 12.30 e 16.30 – 18.30.
Ingresso gratuito

Le Spiagge di Reggio Calabria

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Oltre alla spiaggia in centro, Reggio Calabria offre una costa di 220 km, dal Tirreno allo Ionio. È difficile scegliere la spiaggia più bella perché il paesaggio è molto variegato, con spiagge candide, cale di ciottoli e scogli.

Le spiagge di Reggio CalabriaUna delle più belle a nord del centro storico è la spiaggia dei giunchi, sullo stretto di Messina. Qui la Sicilia sembra davvero da toccare con le mani, e la sabbia candida si affaccia su di un mare trasparente, circondato da giunchi e fichi d’india.

A Palmi, a circa 40 minuti di auto da Reggio Calabria, iniziano i 25 km della meravigliosa Costa Viola, che prende il nome dai riflessi delle rocce specchiati nelle acque trasparenti. La Costa Viola si estende fino Bagnara Calabra e non ha niente da invidiare alla​ Sardegna, ​ anche se è meno conosciuta e meno frequentata. Qui si alternano spiagge dorate a tratti rocciosi, tutti protetti dall’alto crinale dell’Aspromonte. Sulla Costa Viola, una delle spiagge adatte ai bambini è quella della Tonnara di Palmi: molto ampia, ha sia zone libere che attrezzate.

Bagnara Calabra, proprio al centro della Costa Viola, offre 3 km di spiagge in una baia stretta tra due promontori. Questa zona merita una visita per i palazzi in stile liberty. Qui si trova la spiaggia di Porelli, riconosciuta come una delle più belle d’Italia perché la sabbia è bianca e il mare è trasparente. Oltre alle spiagge si possono visitare una serie di grotte, tra cui la Grotta Del Monaco e la Grotta Delle Rondini, sia in barca che con le esplorazioni subacquee.

Sul versante ionico c’è la spettacolare spiaggia di Roccella Ionica, che ha avuto vari riconoscimenti, tra cui la Bandiera Blu di Legambiente per le sue acque pulitissime.

Dintorni di Reggio Calabria

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Reggio Calabria i suoi dintorni sono racchiusi tra lo stretto di Messina sul mare e il territorio montuoso del parco dell’Aspromonte. Tutta la zona è ricca di storia e di testimonianze del glorioso passato della Magna Grecia: la zona grecanica è così chiamata perché ancora oggi il dialetto qui ha fortissime influenze greche. Da non perdere il villaggio di Cannitello, a 18 km da Reggio Calabria. Cannitello è una frazione di Villa San Giovanni e uno dei pochi borghi di mare in cui le case si affacciano direttamente sulla spiaggia. Il panorama sul mare spazia fino alla Sicilia, e quando è bel tempo si possono vedere anche le isole Eolie.

Dintorni di Reggio Calabria
Dintorni di Reggio Calabria

A 22 km da Reggio si torva poi Scilla, uno dei luoghi più belli d’Italia, ​ a picco sul mare, abbarbicato su di una roccia. La parte più bella è Chianalea: qui le case poggiano direttamente sugli scogli e perciò è conosciuta anche come la Piccola Venezia. Scilla è dominata dal castello dei Ruffo, che oggi oltre al panorama ospita convegni, conferenze e mostre.

Gli amanti della storia non possono perdere poi il borgo fantasma di Pentedattilo, a 34 km da Reggio Calabria. Questo borgo prende il nome dalla rupe su cui si trova, che ha la forma di una mano con cinque dita lanciate verso il cielo. Pentedattilo si trova nell’estremità meridionale del Parco dell’Aspromonte ed oggi è disabitato. Però, ospita botteghe di artigiani e un Museo della Civiltà Contadina.

Il vero fulcro della area grecanica di Reggio Calabria è Bova Marina, a 44 km da Reggio Calabria. Bova fa parte rete dei borghi più belli d’Italia ed è anche definita capitale dei Greci di Calabria. Merita una visita sia le chiese antiche, la cattedrale con le sue opere d’arte, e il museo di paleontologia di scienze naturali dell’Aspromonte. Tornando da Bova verso Reggio Calabria, si consiglia una visita a Melito, alla fabbrica che estrae l’essenza del bergamotto. Il bergamotto è un agrume dal profumo intenso che cresce solo in questa zona.

Cosa mangiare a Reggio Calabria

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La Calabria è una terra di montagna e di mare, dalle tradizioni culinarie che affondano le radici nella Grecia e in tutti i popoli che l’hanno conquistata, e dai sapori forti e persistenti. Non si può parlare di cucina calabrese senza il peperoncino, protagonista indiscusso, e della cipolla di Tropea.

Cosa mangiare a Reggio CalabriaCosa mangiare a Reggio Calabria

Gli antipasti di terra più saporiti sono le bruschette al pomodoro con Cipolla di Tropea o con le creme fatte in casa, come crema di funghi e crema di peperoni, o con la ‘Nduja, la famosa salsiccia piccante dalla consistenza morbida. Tra gli antipasti di mare, le alici in tortiera e le sarde da accompagnare con pane fatto in casa e verdure sott’olio.

Tra i primi di terra, da provare i Maccarruni, pasta fatta in casa con il ferro da calza e condita con ragù di salsiccia, e la pasta con i broccoli. Il pesce più gustoso è il pesce spada, da provare in involtini con capperi, olive e mollica di pane.

La carne sulle tavole di Reggio Calabria è gustosa, speziata. I più coraggiosi assaggeranno U suffrittu: un piatto unico con frattaglie vaccine, rosso e molto piccante.

Dal pecorino alla ricotta fresca, i formaggi calabresi sono deliziosi e concludono il pasto insieme ai dolci. Tra questi la Crema Reggina, profumata dal rum, le granite fresche con le brioches e il torrone di Bagnara Calabra, con zucchero, mandorle tostate e miele locale. ​ Da regalare o regalarsi poi prodotti a base di bergamotto la liquirizia e una gustosa soppressata.

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