Il nuovo Governo ha cancellato il bollo auto

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Grazie Decreto Sostegno, che ha sostituito quello che doveva essere il Ristori quinquies, sono state introdotte una serie di misure a supporto dei lavoratori, delle imprese e dei disoccupati.

Attualmente, la sottoscrizione del provvedimento che suggellerà, in via definitiva, le misure adottate, non è ancora giunta ma è in dirittura di arrivo.

Con l’intervento in discorso si mira ad alleviare i carichi gravanti sui cittadini, affannati dalla crisi economica. Cancellando o ridimensionando una serie di debiti. Di qui, la grande svolta per gli automobilisti, con cui, il nuovo Governo ha cancellato il bollo auto.

Sicché, tutti coloro che si erano dimenticati di pagare la cosiddetta tassa di circolazione, ne saranno esonerati, grazie a questa manovra. Contestualmente, si avrà la pace fiscale per le cartelle fino a 5.000 euro, per i debiti pendenti a partire dal 2015.

Ma vediamo, più nel dettaglio, quali sono i limiti di operatività del beneficio e in quali casi si applicherà.

Le due misure del saldo e stralcio entro i 5.000 euro e della cancellazione del bollo, sono strettamente collegate tra loro. Ciò in quanto se il mancato pagamento del bollo non è stato mai contestato, va da sé che non sarà più dovuto in caso di eliminazione di siffatta incombenza fiscale.

Se, invece, detti debiti sono confluiti in una cartella esattoriale entro i 5.000 euro, allora, si potrà accedere alla misura del saldo e stralcio. Si tratta, cioè, di un accordo tra contribuenti e ente impositore, che consente il pagamento dei debiti, depurati da interessi e sanzioni.

I precedenti provvedimenti benevoli sul bollo auto

Grande svolta per gli automobilisti. Il nuovo Governo ha cancellato il bollo auto. Naturalmente, i termini esatti del beneficio verranno definiti al momento dell’emanazione del decreto governativo.

Se rivolgiamo lo sguardo al passato, riscontreremo come quella di Draghi sia la seconda manovra a favore dei debitori del bollo auto. Infatti, già in passato, un decreto fiscale del 2019, aveva cancellato tutti i debiti con il Fisco, tra cui il bollo auto,  fino ad un importo di 1.000 euro.

Tuttavia, quel provvedimento, non riferendosi esplicitamente al bollo auto, aveva fatto sì che l’Agenzia delle Entrate continuasse a pretenderne il pagamento anche dopo la sua emanazione. Sicché gli interessati fecero ricorso alla Commissione Tributaria, chiedendo la cancellazione delle cartelle, contenenti la tassa non pagata.

All’uopo, a sciogliere gli eventuali ulteriori dubbi, intervenne il Ministero dell’Economia, che ribadì l’esonero esplicito dal bollo per coloro che non lo avessero pagato tra il 2000 e il 2010. Purché si trattasse di un debito al di sotto dei 1.000 euro.

La manovra attuale, invece, si ritiene non dovrà prestare il fianco agli stessi dubbi, considerato che il decreto Draghi ha fatto esplicito riferimento al bollo auto. Ma vediamo cosa accadrà in concreto.

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